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GenC’è una tradizione tipicamente italiana di appendere delle calze al caminetto o alla finestra nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Dicono che una vecchietta dall’aspetto spaventoso ma dall’animo buonissimo, vestita di abiti laceri, al volo di una scopa di saggina, si fermi casa per casa a recapitare dolci e caramelle ai bambini buoni e pezzi di carbone ai più monelli. La tradizione della Befana, questo il nome della vecchietta, ha origini antichissime, addirittura precristiane. Si pensa che facesse parte di uno dei molti riti propiziatori con cui in epoca antica si auspicava un esito fecondo per il nuovo raccolto, e il nuovo anno. Nella Roma Antica si riteneva che fosse la dea Diana, divinità non solo della caccia ma anche dei cicli lunari e delle coltivazioni, che dodici notti dopo la celebrazione del Sol Invictus (25 dicembre) volasse insieme alle sue ninfe sopra i campi, benedicendo il raccolto. Nel festeggiamento di tutto il periodo natalizio la festa della Befana coincide con la festa cristiana dell’Epifania, vale a dire la ‘Manifestazione’ di Gesù Cristo al mondo, attraverso il simbolico episodio della visita dei Re Magi. Come spesso accaduto nei tempi, la celebrazione pagana e quella cristiana hanno finito per coincidere, dando vita ad una affascinante mescolanza di festeggiamenti popolari e religiosi che tuttora tengono viva questa tradizione. Secondo la leggenda nel seguire la Stella Cometa verso la grotta di Betlemme, i Re Magi si fermarono a chiedere indicazioni presso un’anziana signora. La vecchietta indicò loro la strada e i tre ricchi signori le chiesero di unirsi a loro per andare a rendere omaggio al bambino Gesù. Ma essa di rifiutò perché troppo indaffarata nelle sue faccende. Pentitasi ben presto, la vecchietta uscì in strada portando con sé un carico di dolci da regalare a tutti i bambini nella speranza che uno di essi fosse proprio Gesù. Dicono che ancora oggi quella vecchia vaghi in giro per il mondo, offrendo dolciumi ai più piccoli e che loro in cambio, appendano vecchie calze e scarpe come segno di ringraziamento.
Una tradizione affascinante che sempre più anima la fine delle feste natalizie in tutta Italia. Quale miglior modo di concludere queste vacanze se non andando a scoprire come si festeggia la Befana? Ecco alcuni luoghi del Belpaese in cui questa celebrazione è particolarmente sentita.
Roma. La Befana può essere senz’altro considerata uno dei personaggi più caratteristici e conosciuti del folklore italiano ma soprattutto romano. L’Epifania è infatti una festività che nella Capitale, attraverso i secoli, ha sempre avuto una forte risonanza come importante momento di condivisione cittadina. La nascita di questa celebrazione come usanza popolare risale storicamente al 1800. Fu in quell’epoca infatti, come ci testimoniano gli scrittori di allora, che romani di tutte le età si recavano a Piazza Sant’Eustachio, una piccola piazza nel pieno centro storico della Capitale, dove festeggiavano la Befana in maniera molto chiassosa, tra botteghe aperte piene di doni, giochi, dolci e pupazzi di befane grottesche. Dato il grande successo della festa e le esigue dimensioni della Piazza, dopo l’Unità d’Italia i festeggiamenti si spostarono a Piazza Navona. In una cornice artistica senza eguali, tra statue del Bernini e monumenti del Borromini, in questa piazza tuttora si allestiscono nel periodo natalizio giostre luminose, bancarelle di presepi e addobbi, stand gastronomici, teatrini di marionette e molto altro. Nonostante i secoli trascorsi, tutt’oggi la Befana a Roma ha ancora una grande importanza, paragonabile quasi al Natale. Proprio a Piazza Navona, ogni anno, si raccolgono infatti migliaia di cittadini e turisti. Quale occasione migliore per proporre questa come meta ai vostri clienti?
Verona. Bisogna capitare nel capoluogo veneto il 6 Gennaio, in Piazza Bra’, a pochi passi dalla suggestiva Arena per assistere alla tradizionale festa del “Brusa la vecia”, ovvero “Brucia la vecchia”. Nel più lontano dei passati si trattava di un semplice falò con il quale i contadini bruciavano la legna vecchia come rito propiziatorio nel periodo dell’anno che solitamente seguiva la semina. Si pensava che a seconda della direzione del fumo, il raccolto successivo sarebbe stato fecondo o scarso. Col cristianesimo si diede a questa celebrazione una valenza religiosa: i fuochi accesi in corrispondenza dell’Epifania illuminavano il percorso dei Re Magi alla ricerca della capanna di Betlemme. Poi piano piano dalle cataste della legna si cominciò ad allestire un enorme fantoccio dalle fattezze umane di una vecchia, alto quasi dieci metri, fatto di ceppi, stracci e fascine che, posto su una pila di legna, veniva dato alle fiamme. Un gesto augurale ripetuto ancora oggi con cui si dice addio all’anno vecchio, fatto di guai e tristezze, con la speranza che il nuovo, appena entrato, sia migliore di quello appena “bruciato”. L’evento veronese è preceduto e accompagnato da musica e iniziative di intrattenimento e dalla tradizionale rappresentazione dell’arrivo dei Re Magi sotto la grande stella cometa.
Bologna. La tradizione cristiana racconta che tre re, i Magi, venuti dall’Oriente, guidati dalla luce di una stella arrivarono a Betlemme e giunsero presso il luogo dove era nato Gesù, prostrandosi in adorazione del Figlio di Dio e offrendogli in dono oro, incenso e mirra. Così ogni anno il 6 gennaio a Bologna un corteo di 150 persone in costume, un gregge di pecore, guerrieri romani a cavallo e i tre Magi sui loro cammelli, partono da Piazza VIII Agosto per arrivare a Piazza Maggiore e rendere omaggio al Bambino Gesù all’interno della capanna allestita sul sagrato della Chiesa di San Petronio. Al termine della giornata i fuochi d’artificio chiudono i festeggiamenti natalizi sulla scalinata del Pincio, in via dell’Indipendenza. Un appuntamento da non perdere.
Firenze. Non ci sono periodi adatti per visitare Firenze. Perché il fascino e la bellezza di questa città, non conoscono stagioni. Eppure una gita sotto le feste natalizie a questa che meritoriamente è considerata culla della cultura rinascimentale italiana sarebbe una buona idea di destinazione per i vostri clienti. Che si troverebbero immersi in una dimensione senza tempo, tra rievocazioni storiche tipiche della cultura cristiana e una cornice medicea stupefacente. A Firenze, la celebrazione dell’Epifania si svolge, infatti, con una grande e lunga sfilata in costume dei Re Magi, con al seguito più di 500 tra Signori con le loro dame, cavalieri, contadini, soldati provenienti da tutta Italia, che sfilando lungo le via della città giungono fino a Piazza Duomo, dove è allestito un presepe vivente. La celebrazione ci riporta indietro nel tempo fino al 1417, quando la solenne sfilata dei Magi si ripeteva ogni 3 o 5 anni e vi prendevano parte anche i membri maschili della famiglia De’ Medici. Proprio per questa ragione, sembra che questa tradizione sia stata sospesa nel 1494, quando i Medici furono cacciati dalla città, per essere poi riportata in vita nel 1997 durante i festeggiamenti per il settimo centenario della cattedrale. Nel corso della sfilata la compagnia dei tamburini e degli sbandieratori degli Uffizi incanterà il pubblico con giochi e spettacoli con le bandiere, che volteggeranno in aria lungo tutto il tragitto ed in Piazza della Signoria.
Urbania. Vi è un piccolo paese delle Marche, Urbania, in cui la Befana viene festeggiata da 22 anni in grande stile, con musica, appuntamenti culturali, tornei sportivi, tombolate, momenti eno-gastronomici, mercatini di Natale, laboratori, lotterie e molto altro. Dal 2 al 6 gennaio di ogni anno in questa cittadina sono circa 30mila le persone che vengono a festeggiare l’Epifania. Non si può proprio perdere la discesa acrobatica della Befana dalla Torre Campanaria del Comune e la consueta consegna dei doni a tutti i bambini.
Ma non finisce qui. In molte altre Regioni d’Italia, dalla Lombardia alla Sardegna, dal Veneto alla Liguria il 6 gennaio viene festeggiato e celebrato in grande stile. Vale allora la pena organizzare una vacanza in questi luoghi prima che “il giorno dell’Epifania tutte le feste porti via”. Nel sito JumboBeds tutte le occasioni di viaggio per i vostri clienti.
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