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Consigli per affrontare la bassa stagione in agenzia

La stagionalità del turismo è un problema da gestire. Sia gli alberghi che le agenzie di viaggi devono affrontare quindi questi periodi di bassa stagione. Farlo significa cercare nuove strategie che permettano di aumentare la fatturazione. Con questi consigli speriamo di aiutarti a implementare nuove idee e nuovi modi di raggiungere il cliente nel periodo durante il quale é meno propenso a viaggiare.

 

Durante la bassa stagione, il tuo database è piú importante che mai 

 

In altri articoli abbiamo già insistito sull’importanza di raccogliere i dati dei tuoi clienti e di quelli potenziali per creare un database di contatti. Questi database sono sempre la pietra portante di qualsiasi azienda/società, anche di un’agenzia di viaggi. Ma è durante la bassa stagione quando se ne può trarre maggior profitto.

Perché? Perché in bassa stagione l’e-mail marketing sarà il miglior canale che potrai usare. Durante la bassa stagione la gente non cerca molti viaggi, non verrà a conoscenza di molte delle tue azioni, non presterà attenzione al poster in vetrina perché non lo guarderà nemmeno. Invece un’e-mail diretta, se è ben fatta e non hai assillato i clienti con altri messaggi promozionali, la leggerà. E questo ti apre le porte al meglio dell’e-mail marketing… la segmentazione!

 

Segmentazione intelligente

 

Segmentare è essenziale per trasformare le offerte in vendite. Un’e-mail generica che invii a tutti i tuoi contatti avrà per forza un risultato minore, perché gli interessi e le situazioni delle persone sono differenti, mentre la tua offerta unica non lo è.

Ma se abbiamo a disposizione un buon database, avremo sotto controllo la posizione geografica dei tuoi contatti, la fascia d’età e anche le loro preferenze e gusti. Ciò ti permetterà di segmentare, ossia di preparare un’e-mail specifica per una parte specifica dei tuoi contatti.

In bassa stagione puoi ad esempio preparare pacchetti speciali per pensionati, fare un invio rivolto solo ai tuoi clienti abituali (con un’offerta che non potranno rifiutare) o a quelli inclini al turismo locale o nazionale, disposti a realizzare viaggi brevi fuori stagione.

Accettiamolo: in bassa stagione, l’incentivo alla fine è di solito un’offerta basata sul prezzo. Ma non è questo il punto. Il punto della segmentazione è che definisci un’offerta per un pubblico molto specifico, di un prodotto molto specifico che è potenzialmente più attraente per quel tipo di pubblico rispetto a un’offerta generica per visitare la destinazione X. Quello che cerchiamo è aumentare il tasso di conversione e la segmentazione aumenterà questo tasso in modo evidente.

 

Eventi, riunioni e turismo d’affari

 

Il turismo d’affari è un segmento particolarmente interessante in bassa stagione, perché non è legato a periodi specifici di vacanza e nemmeno alle destinazioni classiche. Allearsi con alberghi preparati per ospitare eventi aziendali (i cosiddetti MICE: Meetings, Incentive, Conferences and Exhibitions) o sportivi può significare un grande profitto per entrambi.

Non stiamo parlando necessariamente di “grandi account” né di grandi alberghi. Molte aziende di dimensioni medie sono interessate non solo ai viaggi d’affari tradizionali, ma anche ai viaggi di incentivazione o per la partecipazione a conferenze o mostre, o addirittura a fine settimana di team building con i dipendenti. E la gamma di alternative da offrire è immensa.

 

Diversificare l’offerta per un turista preparato

 

Il professore dell’Istituto per il Turismo, i Viaggi e la Cultura dell’Università di Malta, Julián Zarb, afferma che il profilo del turista è cambiato con internet, è stato creato un mercato molto più ampio nel quale il turista è più preparato, si è informato, sa cosa cerca ovunque vada. Quando viaggia, cerca esperienze diverse da un semplice soggiorno con visite organizzate ai principali monumenti.

Zarb indica che, con questi parametri, la strategia di un’agenzia in bassa stagione deve concentrarsi più sulla parte qualitativa che su quella quantitativa, sull’offerta di un’esperienza socioculturale piuttosto che su un’importante riduzione dei prezzi.

Si tratta quindi di diversificare l’offerta ed arricchirla alleandosi con alberghi e aziende turistiche per creare proposte esperienziali. Turismo rurale con sport estremi? Turismo enogastronomico o religioso? Turismo basato su eventi? Turismo naturalistico da sfruttare a fondo in bassa stagione? Le possibilità sono davvero molto più numerose di quanto possa sembrare.

 

Analizzare mercati non stagionalizzati (stranieri)

 

Le tendenze turistiche non sono uguali in tutti i paesi, e questo aspetto si può sfruttare a fondo in bassa stagione: se non puoi fare in modo che i turisti nazionali vadano all’estero, puoi fare in modo che gli stranieri visitino il tuo paese.

 

Alla fine quello che si deve fare durante la bassa stagione è puntare molto di più sulle nicchie, su segmenti molto specifici, e non tanto (o non solo) ridurre i prezzi, ma aumentare il valore del prodotto.

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