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Il BigData, lo sconosciuto che può dare molto potere alla tua agenzia… Ti raccontiamo come

Qualsiasi professionista del turismo minimamente aggiornato in merito agli aspetti tecnologici ha sentito parlare del Big Data. Ma cos’è esattamente questa nuova rivoluzione dell’informazione e che possibilità offre attualmente alle agenzie?

 

Cos’è il Big Data e perché migliora qualsiasi sistema anteriore di acquisizione dati?

 

L’umanità ad oggi produce informazioni a un ritmo infinitamente superiore rispetto a epoche anteriori. Solo tra il 2010 e il 2012 sono stati generati 2,5 zettabyte di informazioni. Una quantità così esagerata che se la salvassimo su dei CD la pila arriverebbe alla Luna. Quei 2,5 zettabyte corrispondono al 90% delle informazioni prodotte dall’umanità… in tutta la sua storia precedente!

Ciò è dovuto al fatto che oggigiorno tutti lasciamo delle tracce digitali di gran lunga superiori a quanto immaginiamo. Facciamo ricerche in internet, visitiamo siti, profili sociali, blog, lasciamo commenti, “like”, condividiamo, esprimiamo opinioni, compriamo, e ognuna di queste azioni lascia dietro di sé una serie di dati che presi da soli non hanno significato… Ma che quando vengono uniti a quelli del resto della comunità, tracciano tendenze sociali con una precisione sorprendente.

Questo è il Big Data: tutte le informazioni complessive dei consumatori.

Usare gli strumenti adeguati per filtrarle, segmentarle e organizzarle comporta dieci passi avanti nella qualità delle informazioni rispetto a quella fornita da un questionario tradizionale che inoltri ai tuoi contatti via email o che compilano i tuoi clienti quando tornano da un viaggio.

In base a quanto spiega Marc Cortés, direttore dell’evento t4t – Talent for tourism, il Big Data rende obsoleti i metodi tradizionali per i seguenti motivi:

  • Affidabilità: i dati ottenuti non corrispondono ad aspettative o a risposte imprecise nei sondaggi, ma al comportamento e alle azioni reali dei consumatori.
  • Rappresentatività: il campione in analisi aumenta e passa da poche centinaia o migliaia a centinaia di migliaia o milioni di consumatori. Le tendenze mostrate rappresentano molto meglio la realtà, la deviazione sparisce.
  • Ibridazione: il Big Data permette di lavorare con dati incrociati da diverse variabili e diverse fonti. Orari, tendenze, soggiorni, spesa media e le future fonti di informazione si aggiungono e inoltre si incrociano generando nuove letture e nuove conclusioni per l’agenzia.
  • Dettagli: Si gestiscono dati concreti, autentici e verificati. La lettura di questi dati fornisce un livello molto preciso dei dettagli relativi alla realtà del comportamento dell’utente.
  • Assorbimento di nuovi flussi informativi: Non è solo l’aumento degli utenti mobili ad apportare nuovi dati, ma anche i nuovi canali attraverso cui viene generata l’informazione: ogni nuova app, ogni nuova piattaforma, implica nuovi dati che possono essere integrati nello studio svolto dall’agenzia.

Il risultato di questi elementi chiave è che il Big Data apre nuove possibilità di business a un’agenzia che si introduce in questi dati: nuove offerte molto più adeguate alla domanda, personalizzazione dell’esperienza di viaggio ecc.

 

 I parametri di dati fondamentali per un’agenzia di viaggi

 

Il Big Data aiuta a definire meglio il prodotto, migliorare il servizio, ottimizzare il processo decisionale aziendale e la gestione stessa dell’attività a partire dai seguenti parametri:

  • Visite: quanti viaggiatori visitano un determinato luogo, come sono e da dove vengono.
  • Soggiorni: quanto tempo passano in viaggio in base alla loro cittadinanza.
  • Spostamenti: tra città di origine-destinazione e all’interno della destinazione.
  • Alloggio: dove preferiscono passare la notte i viaggiatori e cosa apprezzano di più del loro soggiorno.
  • Spesa: quanto spendono in totale, quanto in alloggio, pasti, visite ed esperienze, ecc.

Attraverso questi parametri principali ed altri secondari, un’agenzia di viaggi può attirare e fidelizzare più viaggiatori (personalizzando l’offerta per segmenti che passavano inosservati), anticipare le loro esigenze (se sai che un segmento ha un soggiorno medio di X giorni, puoi creare pacchetti pensati apposta per quel numero esatto di giorni), trovare nuove opportunità (l’incrocio di dati interni ed esterni può rivelare modelli di comportamento relativi a servizi che potresti offrire, o individuare nuovi prodotti da lanciare), gestire meglio la propria attività (prendendo decisioni aziendali in base a dati molto più affidabili) e migliorare la redditività dell’investimento in marketing (la segmentazione è di gran lunga superiore e i comportamenti diventano prevedibili).

 

 L’ora dei pionieri

 

L’integrazione del Big Data si trova ancora nelle sue fasi iniziali nel settore turistico spagnolo. Ciò significa che esistono molte più agenzie di viaggi ed imprese turistiche rispetto al numero di specialisti e società di gestione del Big Data. Ma questo non è esattamente un problema. È più che altro un’opportunità: le agenzie che per prime e in modo migliore implementeranno l’uso del Big Data per sviluppare i loro prodotti, la loro offerta, la loro comunicazione ed il servizio al cliente, saranno le pioniere leader del settore turistico nei decenni a venire.

La tua agenzia sarà tra queste?

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