B2B on-line per Agenzie di viaggio

Il fascino meno noto delle Isole Canarie

Dei 15 parchi nazionali che vanta la Spagna, quattro si trovano nelle isole Canarie. Basterebbe solo questo per considerare queste isole un privilegio della natura coi suoi angoli unici e magici. Alcuni dei suoi tesori sono ben noti, come il maestoso Teide a Tenerife, il tour dei vulcani di Lanzarote, le spiagge selvagge e chilometriche che hanno reso famosa Fuerteventura, angoli storici pieni di fascino come Santa Cruz de la Palma… Ma le Isole Canarie hanno anche altri, meno conosciuti, tesori che sono un vero regalo per i viaggiatori. Oggi che si festeggia la Giornata delle Isole Canarie, scopriamone alcuni:

  • Le spiagge dell’isola di La Graciosa. Ci sono pochi posti in Europa dove le strade non sono ancora asfaltate e La Graciosa è uno di questi. Così si protegge quest’isola unica, incorniciata nella Riserva Marina dell’Arcipelago Chinijo, che con i suoi 70.700 ettari è la più grande riserva marina in Europa e un’area di eccezionale valore paesaggistico. Scoprire le spettacolari spiagge di quest’isola è un’esperienza ineguagliabile. Inoltre, da qui è possibile fare escursioni negli isolotti vicini, appartenenti anch’essi alla Riserva Marina, e fermarsi a contemplare spiagge meravigliose e praticamente sconosciute che sono un vero paradiso.
  • Parco nazionale di Garajonay. Se c’è un’isola che conserva un fascino speciale per il verde custodito al suo interno è La Gomera, dove è possibile trovare il tesoro che dà vita al Parco Nazionale di Garajonay. Vi si può scoprire una ambiente fiabesco che è sopravvissuto intatto al trascorrere del tempo, mantenendo l’impressionante foresta primitiva di laurisilva in un ambiente lussureggiante. Si lascia intravvedere tra la bruma e la nebbia una vera e propria selva di lauro che continua a crescere in questo luogo grazie ad un ecosistema dell’era Terziaria già scomparso nel resto del continente europeo. Camminare attraverso questo ambiente boscoso e magico tra allori, oleandri e molte altre piante è davvero un’eccezione.
  • Tindaya. Le spiagge di Fuerteventura, con le loro acque trasparenti e una sabbia fine e dorata che si estende per chilometri e chilometri da godere in assoluta solitudine, sono un richiamo straordinario che hanno reso l’isola del vento famosa in tutto mondo. Eppure, oltre a una costa eccezionale, a Fuerteventura c’è una piccola città chiamata Tindaya dove si trova un altro tesoro da non perdere. Si tratta della montagna di Tindaya che per i majos, gli aborigeni dell’isola, era sacra. Oggi è uno spazio naturale protetto in cui sono conservate quasi trecento incisioni –  quasi tutte impronte orientate verso ovest – di cui il significato è ancora sconosciuto. Se si sale sulla vetta in una giornata limpida, è possibile vedere i punti più alti di Tenerife e Gran Canaria. Tutto uno spettacolo!
  • Parco rurale di Frontera. El Hierro, oggi Riserva della Biosfera Unesco di appena 268 chilometri quadrati, è il punto più occidentale e meridionale delle Isole Canarie, e per lungo tempo è stato il luogo in cui finiva il mondo conosciuto dai cartografi europei. Addentrarsi in quest’isola ricca di contrasti è un piacere come pochi altri. In essa si può anche andare alla scoperta di una sorta di foresta incantata, chiamata Parco Rurale di Frontera, dove ci sono alberi, alcuni alti fino a 8 metri, che il vento ha scolpito dando loro una originale forma contorta, una rarità che può essere vista in pochissimi luoghi del mondo.
  • Il Mirador di Unamuno. tra le altre attrazioni delle Isole Canarie che rappresentano una assoluta sorpresa per i suoi visitatori vi i suoi spettacolari belvedere, da cui si possono ammirare panorami mozzafiato. Uno dei più originali è quello di Unamuno, che si può apprezzare dal balcone naturale che la città di Artenara offre a Gran Canaria. Era qui che lo scrittore spagnolo trascorreva il suo tempo, ammirando e scrutando a fondo i paesaggi dell’isola. La statua innalzata in suo onore su questo terrazzamento guarda verso l’orizzonte, in direzione di un luogo dove le montagne si confondono in un’immagine che egli stesso definì uno “spettacolo imponente”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *