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Montalcino, Pienza, Bagno Vignoni. A novembre la Toscana moltiplica il suo fascino

“La Toscana è paesaggio magico dove tutto è gentile intorno, tutto è antico e nuovo”, scriveva alla metà degli anni Cinquanta lo scrittore Curzio Malaparte. E in effetti è proprio così. Basterebbe trascorrere anche solo qualche giorno a Firenze per sentirsi parte di un luogo che è aldilà dei confini del tempo, per la magnificenza dei suoi monumenti, la bellezza dei suoi scorci, l’importanza di tutto il suo patrimonio artistico e culturale.

 

Eppure la Toscana, terra di identità molto diverse ma anche molto forti, è tanto di più. È l’incontaminato fascino della natura maremmana, il quieto ristoro delle dolci colline senesi, la sorprendente unicità dei borghi immersi tra i vigneti della lucchesia. Per non parlare del mare. Qui ce n’è per tutti i gusti: si passa dalle impervie coste alte e rocciose del monte Argentario alle spiagge comode e sabbiose di Viareggio e Forte dei Marmi, passando per le isole, perle del mar Tirreno: l’Elba e il Giglio, innanzi tutto.

 

A Novembre la Toscana moltiplica il suo fascino e sollecita tutti i sensi di chi decide di trascorrere qualche giorno di vacanza in questi luoghi. I mille colori, i profumi e naturalmente cibi e vini straordinari rendono questa terra ancor più suggestiva nella stagione autunnale. Insomma, nelle proposte per una vacanza non può certo mancare un viaggio in questa terra. Ecco quindi per voi alcuni luoghi da non perdere in una parte poco conosciuta di questa regione piena di ricchezze: la Val d’Orcia. Consulta subito le nostre offerte nel sito di Jumbobeds.

 

  • Bagno Vignoni. La Val d’Orcia si può certamente definire uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia. Stimata dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità, questa ampia valle della Toscana, che si ritaglia il suo spazio nella provincia di Siena, tra il monte Amiata e l’Umbria, è un territorio sorprendente. A cominciare dalle sue acque. Queste sgorgano dalle pendici dell’Amiata, raggiungono le rocce ancora calde di un antico vulcano, si riscaldano, scorrono nuovamente sotterranee per poi sgorgare in luoghi incantati. Uno di questi è Bagno Vignoni, una piccolissima frazione di San Quirico d’Orcia, che conta poco più di 30 abitanti. Al centro di questo minuscolo borgo si apre la Piazza delle Sorgenti in cui vi è una grande vasca medievale, dove l’acqua termale sgorga e fumiga lentamente, creando un’atmosfera che ha conquistato i viaggiatori di ogni tempo.

 

  • Montalcino. Appagati da una giornata di relax nelle acque calde, basta spostarsi di pochi chilometri a sud di Siena per cambiare completamente atmosfera. Ci si ritrova alle pendici di un incantevole borgo medievale, circondato da una possente cinta muraria e dominato da un antico castello: siamo a Montalcino. Questa cittadina è rinomata in tutto il mondo per la straordinaria produzione del vino, il Brunello di Montalcino. Non può quindi mancare negli itinerari di chi decide di venire in questi luoghi una visita alle cantine di zona. Montalcino era già famosa fin dal 1400 per i suoi vini. Tuttavia, la preziosa formula del vin Brunello fu letteralmente inventata nel 1888. Da allora il Brunello è divenuto un unicum nel suo genere e risponde, come tutti i vini di elevata qualità, ad una vinificazione molto accurata. Basti pensare che prima che sia pronto da bere, deve essere fatto invecchiare per un minimo di 5 anni, 2 dei quali in botti di quercia.

 

  • Ma Montalcino è anche storia. Questa piccola città fortificata è rimasta, infatti, pressoché intatta dal XVI secolo. Sarà allora un vero piacere perdersi tra le viuzze di questo pittoresco paese, raggiungere il Palazzo dei Priori, visitare il Palazzo Vescovile e le chiese di Sant’ Agostino, Sant’Egidio e San Francesco, salire fino alla possente Rocca, fortezza costruita nel 1361 come a segnare il passaggio della città sotto il dominio di Siena.

 

  • Pienza. Nel febbraio del 1459 Papa Pio II Piccolomini si dirigeva da Roma a Mantova, quando decise di stazionare nel borgo natale di Corsignano. Durante questa sosta immaginò di stravolgere l’originario impianto urbano del suo luogo di nascita per farne una sorta di “esperimento architettonico”. E trasformò la struttura urbanistica di Corsignano in un esempio del Rinascimento italiano. Tre anni dopo, nel 1462, con la costruzione o ristrutturazione di circa 40 edifici, il progetto venne concluso. Una nuova città era nata dalla mente dei più illustri architetti dell’epoca e prese il nome di Pienza. Inutile descrivere la bellezza di quell’esperimento. Oggi per sentirsi di fronte ad una perfezione architettonica – ma non solo – basta passeggiare per le vie principali di questo borgo rinascimentale, ammirare la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Borgia, il Palazzo Pubblico e i nuovi edifici per i cardinali al seguito del Papa, godere di un panorama fiabesco, lungo il camminamento che dà sulle dolci colline e su ettari di terreni coltivati con cura e passione, o assaporare i sapori unici dei prodotti tipici locali, a cominciare dal famoso pecorino di Pienza. Non a caso, quindi, dal 1996 questa piccola cittadina del senese è iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Provare per credere.

 

 

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