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MarLa realtà virtuale già da tempo ha smesso di essere una curiosità futurista e attualmente è in fase di normalizzazione all’interno della società. Come accade in ogni progresso tecnologico, questo implica cambiamenti nel funzionamento di molti settori. Positivi per coloro che sanno trarne vantaggio e negativi per coloro che restano ancorati ai metodi tradizionali.
Il settore turistico è uno di quelli che si stanno adattando meglio e in modo più veloce alle possibilità della realtà virtuale. La sfida delle agenzie nel 2017 è non restare indietro e cogliere le opportunità offerte per sedurre i clienti, migliorare le loro esperienze e, in definitiva, aumentare le vendite.
Il primo passo per normalizzare la realtà virtuale è stato la diffusione dei video a 360º. Un tipo di video che ti permette di “navigare” liberamente tra le immagini e guardare in tutte le direzioni senza restrizioni. Oggi questi video sono molto comuni e gli strumenti per filmare a 360º sono all’ordine del giorno e hanno moltiplicato l’azione presente nei video anteriori; con gli occhiali per la realtà virtuale, l’esperienza 360º è ormai totalmente coinvolgente.
Alcuni esempi: l’Autorità del Turismo della Thailandia ha pubblicato vari video a 360º dei suoi punti di interesse più suggestivi e famosi, come la spettacolare grotta di Khao Luang, o il santuario degli elefanti di Chiang Mai. Video diventati virali in poche ore e disponibili per chiunque voglia vederli. Qualsiasi persona che abbia anche solo un minimo interesse di visitare la Thailandia, può entrare in uno di quei video e anticipare l’esperienza che vivrà durante il viaggio.
L’azienda del settore crocieristico “Carnival Cruise” è andata oltre e in questi video, per promuovere le crociere, ha usato come richiamo il famoso YouTuber statunitense Zach King. Nel video non solo puoi muoverti a 360º nelle immagini, ma hai anche la possibilità di seguire Zach durante la sua presentazione mentre gioca a minigolf o si rilassa in riva al mare, e puoi anche visitare le diverse zone della nave. Un’esperienza interattiva completa che vende la crociera molto meglio rispetto a un video classico, un’immagine statica o le parole di un cartello, sito o agente di viaggio. Perché crea il desiderio di vivere quell’esperienza che puoi quasi toccare nel video.
Ci sono molti altri esempi: i video subacquei dell’Ente del Turismo australiano girati nella grande barriera corallina, o i sorprendenti video di Expedia (agenzia di viaggi online), che ha usato la realtà virtuale in una campagna di raccolta fondi per un ospedale pediatrico. L’ospedale ha scelto quattro bambini che hanno vissuto “avventure da sogno” con i loro occhiali VR, immergendosi nelle profondità dei Caraibi o esplorando una giungla, con immagini a 360º che venivano trasmesse in diretta. I video sono diventati virali rapidamente e grazie ad essi sono stati raccolti 20.000 euro di fondi per l’ospedale. Inoltre l’azienda si è posizionata come marchio leader nel settore del turismo.
Qualsiasi agenzia di viaggi che voglia consolidare la sua posizione nel 2017 e in futuro, dovrà senza dubbio cogliere questa occasione e sfruttare le possibilità della realtà virtuale. Il modo di farlo dipende dalle risorse e dall’immaginazione di ciascuno. Ad esempio, nonostante i video 360º siano ormai popolari, gli occhiali per la realtà virtuale come gli Occulus Rift sono ancora un prodotto speciale poco diffuso. Con il semplice acquisto di un paio di occhiali VR per l’agenzia, puoi mettere a disposizione del pubblico un’immersione totale in tutti i video a 360º delle possibili destinazioni offerte dall’agenzia. Offrire questa esperienza prima dei tuoi concorrenti locali può essere un elemento di differenziazione non trascurabile.
Nel settore turistico la realtà virtuale non si limita ad essere uno strumento di supporto alla vendita. Oltre a trasportare il cliente alla destinazione che ha in mente e incitarlo a viaggiare, la VR può essere di per sé un richiamo, dato che molti paesi e capitali la stanno usando nei loro punti di interesse per offrire al visitatore nuove prospettive o esperienze migliori.
Questo sta risultando particolarmente evidente nell’ambito culturale. Per un’agenzia specializzata nella micro nicchia dei viaggi culturali, storici o archeologici, l’uso della realtà virtuale nelle destinazioni può essere un extra per scegliere una determinata destinazione piuttosto che un’altra. Musei con mostre virtuali o siti archeologici ricreati in 3D che permettono letteralmente di passeggiare per le strade e gli edifici ricostruiti, sono un esempio sempre più diffuso, che rende molto più attraente la visita a tali luoghi.
Anche le catene alberghiere, pensando al futuro, si stanno interessando alla realtà virtuale. Questo è stato mostrato nel 2016 dal gruppo Best Western, con un’applicazione VR che mostra al cliente le strutture, attrezzature e i dintorni di tutti gli alberghi del marchio, per aiutare non solo a scegliere tra i vari alberghi del gruppo, ma soprattutto per differenziarsi da quelli della concorrenza:
Non vogliamo terminare il post senza menzionare la SEARVR, la Società Spagnola di Agenzie di Viaggi con Realtà Virtuale, un’iniziativa il cui obiettivo è portare i progressi tecnologici della realtà virtuale nelle agenzie di viaggi spagnole offrendo risorse e consulenze, in modo che le imprese turistiche possano usare al meglio i vantaggi di questi progressi tecnologici e migliorare l’esperienza dei loro clienti.
Vi invitiamo a dare un’occhiata al sito di questa società, dove potrete scoprire le offerte e i vantaggi di cui possono usufruire le agenzie che hanno aderito a questo progetto d’avanguardia: https://sociedad.turvirtualtur.com/
La realtà virtuale è arrivata qui per restare, questo è chiaro. Se anche la tua agenzia di viaggi ha intenzione di restare, è il momento di avvicinarsi al settore della tecnologia e cominciare a usare le risorse della VR a tuo favore, per migliorare il rapporto con i clienti e convincerli di più e meglio.
Tag:Realtà Virtuale
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