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Quattro destinazioni spaventose (e perfette) per godersi Halloween

Streghe, ragnatele, morti viventi, Conti con un debole per il sangue, castelli terrificanti e avvolti dal mistero… Tutto questo è Halloween, la notte in cui il mondo dei vivi e dei morti si incontra per celebrare la festa più spaventosa dell’anno. Questo è anche il momento perfetto per conoscere alcune città che hanno reso questa festività uno spettacolo da non perdere. Sono richiesti solo due requisiti: la curiosità di scoprire luoghi unici e il desiderio di divertirsi. E naturalmente, nel caso in cui i vostri clienti siano interessati, un buon travestimento. Sarà grazie ad esso che impediranno agli spiriti maligni di riconoscerli.

Buon Halloween!

 

Jumbobeds propone quattro terrificanti destinazioni che ad Halloween non possono mancare nel vostro catalogo.

 

Transilvania, ovvero la casa del conte Dracula. La Romania è una destinazione sempre appetibile, ma viaggiare in una delle sue regioni più famose, la Transilvania, in pieno Halloween significa moltiplicare il divertimento. Circondata dai Carpazi, libri e film hanno descritto la regione che ha dato i natali al Conte Dracula come un luogo in cui abbondano paesaggi misteriosi. Là si erge maestoso e oscuro il castello del personaggio creato dalla fantasia di Bram Stoker. La dimora esiste davvero e si trova a Bran. La buona notizia è che è possibile visitarla. Come è d’obbligo una gita alla Chiesa Nera di Brasov, alla cittadella di Rasnov, alla foresta maledetta di Hoia Baciu e alla fortezza di Poenari con vista sulle gole dei Carpazi… Un viaggio in cui divertirsi scoprendo luoghi spettacolari!

Messico, la grande festa dei morti. Se c’è un paese in cui si celebra come in nessun altro la riunione dei vivi e dei morti è il Messico, che ogni novembre festeggia tra Catrine – scheletri di donna addobbati di tutto punto con vestiti lussuosi, cappelli, boa di struzzo e accessori eleganti – e il tradizionale pane dei morti – panini dolci preparati appositamente per questa data – il giorno dei defunti. L’UNESCO ha dichiarato questa giornata patrimonio culturale immateriale dell’umanità perché è “una delle espressioni culturali più antiche e importanti tra le popolazioni indigene del paese”. La verità è che vale veramente la pena venire in Messico e vivere questa festa “dal vivo”. Tutte le case vengono addobbate con l’idea di ricevere per un giorno i morti che tornano in visita ai vivi. Per i defunti vengono preparati altari ornati di ogni cosa. Ci si divertirà ad ammirare le sfilate di persone travestite che riempiono le strade. È anche possibile che accada che visitando un cimitero ci si imbatta in gruppi di mariachi, perché è proprio nei cimiteri in cui le famiglie preparano i loro banchetti attorno alle tombe e celebrano la festa. Un modo per dire ai loro defunti che sono pronti per riceverli. Una vera esperienza!

Londonderry, che ha dato i natali ad Halloween. Forse non molti sanno che la celebrazione di Halloween non viene dagli Stati Uniti ma dall’Irlanda. Si racconta che furono proprio i druidi celtici a credere che con la fine della vendemmia, tra ottobre e novembre, i vivi e i morti si ritrovassero. Il momento perfetto per incontrare i parenti defunti. È così che è nata la Notte degli Spiriti, nota anche col termine Samhain, una parola gaelica che significa “la fine del raccolto”. Secondo la tradizione, durante questa notte misteriosa si  indossano lunghe vesti e maschere per proteggersi dagli spiriti maligni ed evitare di essere riconosciuti. Oggi, la più grande celebrazione di questa festa irlandese è organizzata a Londonderry, dove è possibile assistere a bizzarre esibizioni di gufi, maratone di film horror al Nerve Centre Cinema e notti di racconti sui fantasmi. Un Halloween eccezionale.

Si può anche decidere di festeggiare la festa di Halloween ricordando la storia delle streghe di Salem in Massachusetts. La storia delle 20 donne giustiziate per stregoneria nella città di Salem è una delle più terrificanti dello Stato americano: avvenne tra il 1692 e il 1693, ed ebbe inizio quando due ragazze parenti del parroco della città iniziarono ad avere dei disturbi: si nascondevano dietro alcuni oggetti, strisciavano per terra, smisero di parlare. I medici non riuscirono ad identificarne le cause e si pensò al “malocchio” e, quando l’idea di una strega si diffuse nel villaggio, scoppiò l’isteria di massa. Più tardi si venne a sapere che quelle convulsioni avevano più a che fare con un fungo sviluppato nel pane di segale che con le stregonerie, ma a quel punto la caccia alle streghe di Salem era finita ed aveva già mandato a morte venti persone. Oggi, a ricordare quella storia, c’è un museo, il Museo delle streghe di Salem, e in quella città misteriosa che si crede abitata da anime e streghe si festeggia Halloween per tutto il mese di ottobre con sfilate e banchetti. Una grande opportunità per vivere il giorno di tutti i Santi in un modo diverso.

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